Ma è possibile avere un rapporto speciale, affettuoso, sincero con qualcuno dell’altro sesso, senza degenerazioni romantiche o passionali?
Insomma, “avere te, una donna, per amico”, come cantava Lucio Battisti?
Le più ciniche diranno: “Si, magari con un ex”, perché la questione sentimentale è già risolta, accantonata.
E poiché il coinvolgimento amoroso c’è già stato, non si pone il problema: “Perché non ci prova? Forse non mi trova attraente? Che cos’ho che non va?”.
Ecco che il nascere di un rapporto intimo ma casto può pungere l’autostima.
Di lui, che si sente meno macho, di lei, che non si sente desiderata.
Allora, per fare funzionare un’amicizia tra maschio e femmina, andrebbe forse messo da parte l’aspetto della seduzione, ovvero non pretendere che venga confermato il nostro valore seduttivo, semplicemente frequentarsi accettando altro: confidenze, racconti sulle altrui conquiste, scambi di idee e simpatia, proprio come si farebbe con una persona dello stesso sesso, con il valore aggiunto di un’altra prospettiva.
Presa così, è davvero un arricchimento.
Tratto da un bell’articolo di Marina Nasi su News, dic. 2012
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