La risposta è nel nostro cervello.
Durante un esperimento – pubblicato dalla rivista Nature – è stato chiesto a un gruppo di volontari sottoposti a risonanza magnetica funzionale d’immaginare eventi positivi e negativi passati o futuri.
Il segreto dell’ottimismo
I ricercatori, quando si sono accorti che alcuni volontari faticavano a immaginare eventi negativi, hanno cambiato tipo di ricerca. Hanno scoperto così che i pensieri positivi erano accompagnati da un’intensa attività di queste due aree.
Le stesse persone impegnate nell’esperimento hanno poi compilato un questionario riguardante la naturale inclinazione all’ottimismo. Tanto più l’interpellato si dichiarava fiducioso nel futuro, quanto più i due centri in questione risultavano attivi.
Hai appena letto un articolo interessante su dove nasce l’ottimismo, tratto da una vecchio numero della bellissima rivista Focus
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