«La pittura è dentro di me»: questa è la storia di Anna Maria Nemeh Anastasio!

                                           

Anna Maria Nemeh Anastasio, poliedrica artista

 

Questa è la storia di Anna Maria Nemeh Anastasio, musicista, docente, pittrice.

 

Una donna che “vive” per l’arte e l’arte, “vive” dentro di lei.

Anna Maria Nemeh Anastasio nasce a Piacenza, in Emilia, dove ben presto diventa il direttore artistico della sua accademia musicale. L’amore per la musica lo esprime in molti modi: docente alle scuole medie, concertista, pianista, direttore artistico.

Un’artista completa, con una passione nella passione: la pittura.

Nel dicembre 2007 decide di riprendere a dipingere, cimentandosi con tecnica ad olio nella realizzazione di paesaggi, nature morte, opere astratte ed architettoniche.

Le opere di Anna Maria Nemeh Anastasio trovano ispirazione nella reinterpretazione delle grandi testimonianze artistiche del passato con particolar interesse alle manifestazioni pittoriche di fine 800. La sua pittura, infatti, è conseguenza del profondo studio stilistico in merito alle rappresentazioni impressionistiche.

Da Monet a Van Gogh l’analisi interpretativa di Anna Maria Nemeh Anastasio trova compimento pittorico in una serie di opere dedicate proprio alla valorizzazione del contesto cromatico-luminoso di tali maestri.

Opere dunque che si differenziano dalle comuni riproduzioni poiché l’attività dell’artista si distacca da quella del semplice copista: lei riesce nella sua produzione a trasmettere un profondo senso armonico e musicale.

 

Questa sotto, è la mia breve intervista ad Anna, tanto per conoscerla meglio.

D: come ti è nata la passione per la pittura, per dipingere?

R: La passione di dipingere è nata contemporaneamente con la musica ero una bambina e già suonavo il pianoforte, ho studiato al Conservatorio di Piacenza, la musica per me è vita la pittura per me è vita, sono in simbiosi, l’arte è vita, tutto è dentro di me. Dovevo nascere nell’ottocento, dove la musica e la pittura erano al centro. Ho continuato a studiare musica e facevo i primi disegni, il primo disegno sono tre caravelle antiche sul mare, in tempesta. La mia vita è stata una tempesta, di momenti belli e dolorosi, per molti anni non ho più dipinto, la vita ti porta in altre direzioni, ho ripreso cinque o sei anni fa ed è stata mia figlia a spingermi a farlo… i figli tante volte ti danno un aiuto inconsapevole e così ho fatto.

D: ti rifai a qualche artista importante, o hai un tuo stile?

R: sono innamorata dell’impressionismo, mi ritrovo sia come stile e come pensiero, nei miei dipinti c’è tutto di Anna Maria, anche quando dipingo omaggio a Van G., Monet, Manet, Matisse… eccetera. La mia malinconia e gioia di vivere e il mio essere, sente molto questi artisti nell’espressione, nei colori. Un pò come la musica quando un pianista suona il suo musicista preferito (i miei sono Beethoven e Liszt). Quando uno suona o dipinge deve per forza avere un proprio stile, la sua emozione per trasmetterla agli altri, altrimenti è solo una copiatura senza aggiunta di emozione personale.

D: Quali sono stati i problemi concreti che hai dovuto affrontare per dare sfogo alla tua passione?

R: come ho detto, l’arte è una passione che è dentro di me. Le passioni sono gioia e dolori e per me, tutta la mia arte è nata sotto queste due parole: gioia e dolore.

D: quando dipinge, cosa prova Anna?

R: quando dipingo, vedo nascere sotto le mie mani una creatura, come se fosse un figlio e penso che con questo, credo abbia detto tutto.

D: in Italia come è vissuta l’arte?

R: l’Italia è un paese meraviglioso come arti naturali e cultura, se l’uomo valorizzasse quello che noi abbiamo in Italia come patrimonio culturale, non farebbe sforzi perchè nel nostro paese c’è tutto! Basterebbe solo coglierlo. Ma questo l’uomo non lo fa; è come se uno ha davanti a sé tanti fiori e non ci mette l’acqua….

D: quali sono, a tuo avviso, le cose da cambiare in Italia per dare spazio alla cultura?

R: cosa cambiare? L’educazione, l’ignoranza, l’indifferenza, già si potrebbero fare tante cose, ora parlo da insegnante… ho insegnato tanti anni nelle scuole medie e superiori, già da piccoli si vedono questi tre elementi se ci sono o no.

R: qual è il sogno nel cassetto di Anna?

R: il sogno nel cassetto… tanti: la felicità di mia figlia, la serenità, la tranquillità. Vivere, riavere e sottolineo riavere, perchè fino a qualche anno fa c’era, una scuola di musica e pittura con grandi stanze, tanti pianoforti, tanti colori, tante tele e pennelli… questi forse sono troppo grandi… ma mi accontenterei anche di una bella passeggiata lungo mare con serenità.

 

Questa è la bella storia di Anna Maria Nemeh Anastasio. Trovi la sua pagina su Facebook a questo link.

Come puoi notare anche da sola, i quadri di Anna sono bellissimi!

Se ti piacciono, se ti piace il suo stile, come dipinge Anna, chiamala al 347/34.45.494 o scrivile a liszt.annamaria@libero.it e dille pure che ti mando io…

Giancarlo Fornei

Anna è un’artista e come tutti gli artisti “vive” di arte, e non ti farà mai proposte oscene di marketing…

allora da ex marketer ed esperto di vendita, te la faccio io per lei: acquista i suoi quadri, consigliali, proponili, suggeriscili a chi ama l’arte e la bellezza! Perché Anna (come tutti gli artisti, del resto), ha bisogno di vendere i meravigliosi quadri che crea…

 

 

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