«Io non risolvo i miei problemi… correggo i miei pensieri… e i miei problemi si risolvono da soli»! Intervista a Sabina Collini (insegnante certificata Louise Hay)!

Sabina Collini
Sabina Collini

Se mi segui da un po di tempo, sai che questo blog ospita spesso interviste a donne in gamba, che si sono rimboccate le maniche e messe in gioco. Donne che sono dei veri e propri punti di riferimento per tutte le amiche del blog. Donne da prendere come esempio, che ispirano fiducia e voglia di agire.

Oggi ho incontrato per te Sabina Collini, insegnante certificata Louise Hay.

  • Sabina ci racconterà del suo “incontro” con la filosofia della grande scrittrice americana, che in pratica le ha trasformato la vita.

Ma ci parlerà anche di una delle paure più profonde degli esseri umani: quella di fallire!

Un’intervista tutta da leggere e rileggere… cominciamo?

 

D. Che cosa è il fallimento per Sabina Collini?

R. Il fallimento per me è un obiettivo non realizzato, un sogno che resta nel cassetto, perché le strade che ho percorso per realizzarlo, non sono andate nella direzione giusta, o gli inconvenienti di percorso, non mi hanno portata verso quello che mi ero prefissata.

  • Oggi però, vedo nel fallimento una grande opportunità di crescita e miglioramento degli aspetti della mia vita, è soprattutto grazie a questo, che ora sono dentro il mio sogno.

 

Fallimento - una frase del coach motivazionale Giancarlo Fornei (luglio 2016)...

D. Perché le persone hanno così tanta paura del fallimento?

R. Il fallimento spaventa molte persone perché non hanno fiducia nell’Universo, che ci sostiene e ci da sempre tutto quello di cui abbiamo bisogno, per crescere ed evolvere, in un cammino di felicità.

  • Molte persone usano la mente in modo errato, cercando di controllare tutti e tutto, ma questo funziona per poco perché ad un certo punto si perde il controllo e si diventa come una barca a vela in balia dei venti.

 

D. Hai mai fallito in vita tua? Se sì, che cosa ti hanno insegnato i fallimenti che hai fatto?

R. Si, ho fallito ancora in vita mia e più di una volta ed alcuni fallimenti sono stati momenti di dolore, accompagnati da molta riflessione interiore.

  • I miei fallimenti mi hanno insegnato ad avere molta fiducia nella forza divina, che io chiamo “Universo”, perché ho potuto constatare che se in quelle cose ho fallito è perché quella non era la strada giusta che mi portava verso la mia Mission.

In certi momenti della vita è necessario tagliare i rami secchi della pianta e a volte anche le radici che impediscono il naturale flusso di crescita. Sono momenti di sofferenza ma che danno un’ampia visuale su panorami mozzafiato.

Ho imparato anche ad avere più fiducia in me stessa, perché dietro ad ogni fallimento, c’è stata poi una realtà molto più bella di quella che immaginavo e la realizzazione di progetti più grandi.

 

Sabina Collini - primo piano

D. Qual è stato il tuo fallimento più “fallimentare”?

R. Sicuramente, per quanto riguarda il passato, è stato nella vita sentimentale, visto che ho avuto più di una relazione che non e andata come io desideravo, ma oggi sono serena e felice in questo campo, ho incontrato la persona giusta per me e vivo un viaggio di coppia in completa sintonia e crescita interiore.

Il fallimento più recente è accaduto con un’associazione, la quale, sono fondatrice, che si occupa di ragazzi con disturbi specifici di apprendimento.

Il mio obiettivo era aiutare i ragazzi portando gli insegnamenti di Louise Hay, nonostante ho messo tutta la mia energia, per poter attuare un percorso sull’autostima e il potere personale per gli adolescenti, il mio progetto ha trovato le porte chiuse.

Oggi però, posso dire che ho incontrato un’associazione molto più aperta in questo campo, ora sto collaborando per organizzare, diversi corsi Louise Hay ed un nuovo seminario a cui sto lavorando in questi giorni.

  • Proprio come il detto: “Si chiude una porta e si apre un portone”.

 

sognare

D. Perché non bisogna avere paura di fallire: il consiglio di Sabina Collini!

R. È importante provare a realizzare i propri sogni, è sicuramente meglio farlo senza essere accompagnati dalla paura di fallire, perché il fallimento quando si manifesta ci insegna a spostare magari di poco i nostri passi o ad imboccare un’altra via.

Ci dice, con un linguaggio che non sono le parole, che quella non è la strada giusta per noi.

A volte ci vuole del tempo, ma questo serve per crescere insieme al nostro progetto.

  • Voglio fare un esempio… se io appena diventata insegnate Louise Hay avessi tenuto un corso con 50 persone, mi sarei sicuramente bruciata, perché non ero preparata ad un numero simile, ma con gli anni sperimentando in gruppi meno numerosi, ho potuto crescere pian piano e con il tempo sarò in grado di avere gruppi più numerosi, ed avrò camminato a fianco a fianco al mio obiettivo crescendo insieme.

 

Cuore L. Hay

D. Parliamo un po’ di te: a cosa stai lavorando ultimamente?

R. In questo ultimo periodo sto portando avanti un progetto lavorativo in collaborazione con il mio compagno, sto completando tutto il lavoro per i corsi Louise Hay con la nuova Associazione di Trento, che partiranno in autunno.

  • Sto preparando il mio nuovo seminario: “Educare al dolore della perdita e del lutto” per gestire nel modo più efficace gli aspetti emotivi e comunicativi, attraverso una riflessione sulla morte e sul morire, per ritrovare l’armonia interiore in questo particolare momento della vita.

Altro progetto, molto importante, che sto organizzando è il corso per adolescenti sul potere personale e sull’autostima.

 

louise-hay

D. So che sei un’insegnante certificata Louise Hay, ti va di parlare del metodo di questa “grande” donna?

R. Il metodo Louise Hay è basato sul pensiero che crea il nostro futuro, quando la mente impara con le affermazioni positive a cambiare i pensieri, allora cambia anche il mondo fuori.

  • Quando ci amiamo, abbiamo un’opinione positiva di noi stessi, facciamo scelte in sintonia con le nostre emozioni, aumentiamo l’autostima, sentiamo di meritare e abbandoniamo i sensi di colpa, nella nostra vita succedono i miracoli.

Louise Hay progettò questo potente seminario, molto coinvolgente e nello stesso tempo, estremamente semplice, dove si sperimenta con esercizi individuali, a coppie e di gruppo, un percorso completo attraverso di sé e verso il cambiamento.

Utilizzando le sue tecniche, si vanno a toccare tutti i punti che all’interno di noi, hanno bisogno di essere trasformati, per vivere una vita consapevole e felice.

Si lavora dando voce al nostro bambino interiore, sul legame corpo-mente, affrontando le credenze limitanti, i messaggi negativi che ci condizionano, rilasciando la rabbia in maniera sana, sul perdono lasciando andare il passato e le esperienze dolorose, creando le affermazioni, ed imparando l’amore per se stessi.

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Sabina Collini è un’insegnante certificata Louise Hay dal 2013. La filosofia di Louise ha letteralmente trasformato la sua vita in un cammino consapevole e di serenità interiore.

Racconta di se stessa:

  • «Il mio obiettivo è portare nel mondo, questi insegnamenti, con amore, per aiutare le persone a migliorare la propria esistenza».

Ha seguito la scuola di “Ascolta il tuo Corpo” di Lise Bourbeau dal 2008 ed alcuni seminari di “Metamedicina” di Claudia Rainville dal 2012. In questi ultimi anni sta seguendo il “biennio di Educazione al dialogo, propedeutico alla relazione d’aiuto” Counseling e si è formata per tenere corsi di sostegno alle persone che attraversano il lutto, per educare al dolore della perdita, la gestione delle emozioni e relazioni attraverso una riflessione sulla morte.

Quando le ho chiesto “chi fosse e cosa facesse”, mi ha risposto:

  • «Io sono l’insegnante che apre le porte al cambiamento» – aggiungendo subito dopo – «Sono una persona che sperimenta il nuovo, aperta al cambiamento, al miglioramento di ogni aspetto della vita. Dopo aver messo in pratica gli insegnamenti Louise Hay nella mia vita e cambiato i miei pensieri, sto lavorando al progetto che ho nel cuore. Se tutto questo si sta verificando è perché ho trasformato le mie credenze limitanti che a livello inconsapevole, impedivano la realizzazione di me stessa. Ora mi sento come un’artista, che con il pennello in mano dipinge la tela della vita con sfumature colorate di gioia, passione, amore e armonia».

Grazie, Sabina, per la bella intervista. Che possa essere di stimolo per molte amiche del blog (Giancarlo Fornei)…

Per contattarla:

 

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