Le Donne e la calamita della negatività!

Le Donne e la calamita della negatività!

Le Donne e la calamita della negatività!

Tutti gli articoli scritti dal mental coach delle donne Giancarlo Fornei sull’autostima femminile

Lavoro con le donne da oltre 15 anni ed ho scoperto che non si sentono MAI bene con se stesse. Ovviamente sto generalizzando, ma è quello che capita spesso alla maggior parte delle donne:

assorbono le critiche che ricevono come delle spugne ed evaporano i complimenti che qualcuno fa loro come una goccia d’acqua in pieno deserto.

Permettimi di soffermarmi un attimo su questi due aspetti:

  1. Sembra che tutte le persone che incontrano ce l’abbiano con loro e percepiscono ogni critica come qualcosa di personale, di rivolto esclusivamente alla loro persona.
  2. Anche se ricevono dei complimenti, li ritengono sempre insinceri. Non sanno mai goderne, farli propri. Sembra quasi che i complimenti siano sempre falsi. Creati per chissà quale motivo.

Forse, sto solamente interpretando le miei esperienze personali (e magari le sto anche ingigantendo), ma ho come la sensazione che le donne abbiano una sorta di calamita della negatività, con la quale attirare tutte le cose negative della loro vita.

O comunque, con la quale trasformare tutte le cose belle che ricevono e che hanno intorno a loro, in cose negative.

 

Le seghe mentali delle donne

Le donne (sto ancora generalizzando, evita di offenderti), sono capaci di crearsi problemi su problemi per moltissime cose, anche banali. Quelle che io chiamo simpaticamente “seghe mentali”.

  • Ecco, l’ho detto, anzi, lo ripeto: le donne si fanno troppe seghe mentali su qualsiasi tipo di problema.

Anche quando il problema non esiste, ma è solamente lì, nella loro mente.

E non mi riferisco solamente ad un puro problema di insicurezza fisica, legato al fatto che si guardano allo specchio e non si piacciono mai. Sono profondamente insicure su ogni aspetto dalla loro vita.

Potrebbero essere bravissime nel loro campo professionale o sportivo. Ed ancora essere bellissime ed avere un fisico perfetto. O essere molto brave in un particolare hobby o in una certa situazione. Ma alla fine, la loro insicurezza di fondo prevale sempre.

Nonostante siano veramente brave (e lo afferma un maschietto), la maggior parte delle donne saprebbe crearsi delle difficoltà da sole. Percependo di se stesse, esattamente l’incontrario di quello che realmente sono.

La verità è che il cervello maschile e quello femminile sono profondamente diversi.

Ecco, è questo il punto focale di tutto il nostro discorso: Le Donne e la calamita della negatività!

 

Il cervello delle donne

Molti anni fa, esattamente nel lontano 2007, lessi per la prima volta un libro geniale dal titolo “Il cervello delle donne“, di Louann Brizendine, MD, neuropsichiatra dell’Università della California a San Francisco.

Il libro della Brizendine fu illuminante e mi aiutò a comprendere come il cervello maschile e quello femminile siano profondamente diversi. Nonché mi aiutò (insieme ad altri libri) a comprendere meglio l’Universo Femminile e scrivere “Cosa vogliono le donne?”.

«Si scopre che c’è un’area del tuo cervello a cui è assegnato il compito del pensiero negativo», scrive nel libro la Brizendine.

Quest’area è una sorta di termometro delle relazioni sociali che abbiamo. Si attiva una sorta di allarme rosso quando il feedback che si riceve dalle altre persone non è buono o positivo. Scatta dunque una sorta di campanello di allarme che mette le persone sulla difensiva. Quello che comunemente chiamiamo “sesto senso”.

Questa parte così importante del cervello umano si chiama corteccia cingolata anteriore. Proprio nelle prime pagine del libro di Louann Brizendine si legge:

“Corteccia Cingolata Anteriore (CCA): pondera le opzioni e prende le decisioni. È il centro cerebrale della preoccupazione e valutazione, più sviluppato nella donna che nell’uomo”.

Picchi ormonali

Nelle donne la corteccia cingolata anteriore non è soltanto più grande, ma è anche più autorevole, più “ascoltata”. Così come i circuiti cerebrali per osservare le emozioni negli altri.

Aggiungiamoci poi i famosi “picchi ormonali”, quella marea di estrogeni e progesterone che rendono la donna molto più sensibile alle sfumature emotive, come la disapprovazione o il rifiuto.

Ne consegue, cara amica che stai leggendo, che il modo in cui interpreti il ​​feedback di altre persone può dipendere (moltissimo) da dove ti trovi nella fase del tuo ciclo:

  • Alcuni giorni il feedback che riceverai dalle persone rafforzerà la tua autostima e ti porterà alle stelle.
  • In altri giorni ti distruggerà e ti porterà alle stalle.

Quando Paola, la mia dolce metà, è pervasa dal suo ciclo, mi guardo bene dal contraddirla ed ho imparato a restare in rigoroso silenzio.

Chi ha una donna in casa, sa bene della sua volubilità durante il ciclo. Del resto è risaputo: circa il 90% delle donne prova una sorta di aumento dell’emotività da due a quattro giorni prima dell’inizio del ciclo.

 

Il negativo batte il buono

Purtroppo i feedback negativi, la cattiva genitorialità e le brutte esperienze vissute, sono molto più potenti di quelli positivi.

Le persone ricordano sempre più facilmente e in maniera vivida, il male, i torti e le cose negative vissute. Lo elaborano proprio in maniera più forte e gli danno più attenzione.

Sembra che cattive impressioni e stereotipi si formino più rapidamente e i sentimenti negativi producano effetti molto più duraturi.

Pensaci sopra un attimo: così ricordi più facilmente, le cose belle che hai intorno a te o tutti i problemi che hai e che ti fanno sentire in trappola?

Conosco già la risposta: ricordi più facilmente i problemi. E, purtroppo, ti focalizzi più facilmente su di loro. Questo è tipico degli esseri umani, non fartene una colpa.

99 persone su 100 si concentrano sui propri pensieri negativi. Solo 1 persona su 100 sviluppa un processo mentale positivo. Dunque sei nella media.

Ed è più facile credere alle cose cattive quando sei infelice o nervosa (un fenomeno noto come bias di memoria).

  • «I nostri stati d’animo plasmano la nostra capacità di ricordare cose su di noi”, spiega Zindel Segal, PhD e psicoterapeuta dell’Università di Toronto.
  • “Naturalmente, quando ti senti giù, è più facile ricordare i fallimenti o le volte in cui hai incasinato la mente è impantanata in una visione negativa, lo stesso vale per l’ansia: qualcuno che è timido o spaventato potrebbe essere diffidente nei confronti di una nuova situazione, potrebbe cercare conforto in modi in cui lei è stata in grado di assicurarlo prima.»…

In chiusura di questo lungo articolo, un avvertimento (e un consiglio): trasformare il tuo pensiero negativo non è qualche cosa che si possa fare all’istante. Non puoi cambiare il tuo atteggiamento mentale dalla sera alla mattina.

Come spiego bene in “come pensare positivo quando tutto va male?“:

«Se prima non hai istruito la tua mente, sarà molto difficile che tu possa pensare positivo quando tutto va male. Ma se insegni alla tua mente a pensare positivo, in automatico, quando le cose andranno male, LEI ti aiuterà a pensare in positivo!»

Tu, io (e chiunque leggerà questo mio articolo) possiamo migliorare il nostro modo di pensare, nutrire la nostra mente e il nostro atteggiamento nei confronti della vita. E tu, amica mia, puoi allenare la tua personale calamita a non attrarre e focalizzarsi necessariamente solo sulle cose negative.

Possiamo allenare il nostro cervello. Puoi allenare il tuo cervello. Non è così diverso dall’andare in palestra, dal fare una lezione di tennis per migliorare il nostro rovescio, dal tuffarsi in acqua ripetutamente pe migliorare la nostra partenza in vasca.

Un forte abbraccio

Giancarlo Fornei

 

Le Donne e la calamita della negatività!

Nota finale: per scrivere questo post ho preso spunto da un bellissimo articolo scritto nell’agosto 2008 sul The Oprah Magazine. Al link accanto trovi l’originale in lingua inglese.

 

 

Undici risorse utili:
  1. Il libro di Louann Brizedine “Il Cervello delle donne“.
  2. Altro libro interessante da leggere per comprendere meglio le donne: Perché gli uomini non si ricordano niente e le donne non dimenticano mai” di Marianne J. Legato e Laura Tucker.
  3. Il magazine della grande conduttrice americana Oprah Winfrey.
  4. Il mio indirizzo email se hai bisogno di parlare con me: info@giancarlofornei.com
  5. Stai cercando il miglior libro sull’autostima da leggere? Clicca sul link accanto e scopri il mio consiglio.
  6. La tua autostima è proprio a ZERO? Eccoti 3 esercizi per farla crescere.
  7. Il Gruppo chiuso su Facebook Autostima.
  8. La Fan Page Autostima su Facebook (al momento ci sono 2282 follower).
  9. Il Podcast Autostima Donne (al momento ci sono 32 puntate).
  10. Il mio Canale Youtube Academy Autostima (la play list dedicata all’autostima e alla motivazione).
  11. Infine, eccoti il mio test sull’autostima (così saprai se hai l’autostima alta o bassa).

 

 

 

Autostima Donne 6X

Giancarlo Fornei è l’autore di Autostima Donne 6X“, un vero e proprio trattato di coaching in sei step. Gli stessi che usa per aiutare le donne a tornare a credere in se stesse; a riprendersi in mano la propria vita. Lo trovi su Amazon, a questo link. Oppure su Il Giardino dei Libri, a quest’altro link. Se desideri ascoltare la versione audio Mp3, la trovi a quest’altro link.

 

 

Problemi di autostima? Se cerchi un mental coach per donne clicca sul link accanto. Oppure contattami ora su WhatsApp al 392/27.32.911, con una sessione di coaching su Zoom, forse, posso aiutare anche te.

 

Chi è Giancarlo Fornei

Un bellissimo primo piano del volto illuminato dal sorriso del coach motivazionale Giancarlo Fornei - UAAMI Catania - 3 e 4 dicembre 2017

Toscano, nato a Carrara 61 anni fa. Ex marketer dei servizi, dal 1999 si occupa esclusivamente di crescita personale. In particolar modo, da oltre quindici anni, “lavora” con le donne.

Le aiuta a VINCERE. Nella vita. Nel lavoro. Nello sport.

Conosciuto in rete come “Il Coach delle Donne” proprio per la sua grande esperienza di lavoro con l’Universo Femminile. In particolar modo, aiuta le donne in crisi di autostima, le donne imprenditrici del mondo del beauty e hair care e le atlete agoniste.

A questo link, puoi conoscerlo meglio.

 

 

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