Ma l’empatia è donna? Sembrerebbe proprio di sì…
Il primo ad utilizzare il termine “empatia” fu il filosofo Theodore Lipps agli inizi del Novecento. L’empatia è la capacità di percepire e comprendere gli stati mentali e i comportamenti delle persone che abbiamo davanti. Di intuire le emozioni altrui e di parteciparvi.
Secondo gli studiosi ci sono due forme di empatia: quella cognitiva e quella affettiva. Che però sono tutt’altro che distinte, si fondono tra loro. Capire una persona significa anche condividerne le emozioni e, naturalmente, viceversa.
A questo link, trovi un bellissimo articolo di Salvatore Aglioti e Alessio Avenanti tratto da Mente & Cervello.
Dunque, l’empatia ci aiuta ad entrare nei “panni” degli altri, sino ad arrivare a riprodurre le stesse emozioni, gli stessi movimenti, le smorfie del volto della persona davanti a noi e, addirittura, a provare le stesse sensazioni di dolore.
Attraverso l’osservazione, entriamo in empatia con gli altri e siamo dunque in grado di comprendere lo stato d’animo e l’aspetto psicologico dell’altra persona, nonché sperimentare le Sue stesse reazioni emotive.
Pensa per un istante quando ti rechi a vedere un film drammatico e, pur sapendo che è una finzione, un film, dopo un po’ cominci a piangere come una bambina. Attraverso l’osservazione del film ti sei talmente immedesimata che provi gli stessi sentimenti dell’attore.
Sembra che il comportamento imitativo delle persone passi attraverso i famosi “neuroni specchio”. I neuroni specchio entrano in funzione quando si osserva un’altra persona compiere un movimento o eseguire un compito motorio, sviluppando la capacità empatica delle persone.
Ma la cosa sorprendente è che il cervello di noi maschietti mostra una capacità empatica minore di quello femminile. Queste diverse attitudine empatiche sarebbero alla base di una migliore capacità relazionale delle donne.
- Insomma: mentre le donne sono più collaborative, noi uomini siamo più competitivi ed entriamo più spesso in conflitto.
Vi sono molti studi che affermano che l’universo femminile è più bravo nelle relazioni interpersonali e questo si manifesta sin da bimbi.
E tu, amica mia, che ne pensi? Secondo te voi donne siete veramente più brave di noi maschietti a sviluppare empatia?
Un abbraccio e lasciami un commento al post.
Giancarlo Fornei
Ps: questo è il restyling di un vecchio articolo che ho scritto il 6 febbraio 2009.
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Autore di molti ebook e libri sulla crescita personale: Penso Positivo, Donne in Crisi, Cosa vogliono le donne?, Come creare autostima in una donna con 3 azioni pratiche, Come Vivere Alla Grande, Come Allenare la Mente a Vincere nello Sport, ecc.
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